Gli ultimi
Gesù ha accolto gli ultimi della terra per farne gli eredi del Regno dei Cieli: “così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi”[1].
Nel “L'Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta, ritroviamo molte volte questo principio evangelico e tra i vari brani riportiamo il testamento spirituale della Beata Vergine Maria, che viene affidato a San Giovanni, prima del suo Transito beato[2]:
[Dice Maria:] «Sì. L’amore è realmente fiamma. La fiamma che, pur distruggendo quanto è caduco, sia esso un rottame, un detrito, uno straccio d’uomo, ne fa uno spirito purificato e degno del Cielo. Quanti rottami, quanti uomini macchiati, corrosi, finiti, troverete sulla vostra via di evangelizzatori! Non sprezzatene alcuno. Ma anzi amateli, perché pervengano all’amore e si salvino. Infondete in essi la carità. Molte volte l’uomo diviene malvagio perché nessuno l’amò mai, o lo amò male. Voi amateli, perché lo Spirito Santo venga a riabitare, dopo la purificazione, quei templi che molte cose fecero vuoti e sozzi. Dio, per creare l’uomo, non prese un angelo né materie elette. Prese del fango, la materia più vile. Poi, infondendo in essa il suo alito, ossia ancora il suo amore, elevò la materia vile al grado eccelso di figlio adottivo di Dio. Il Figlio mio, sulla sua via, trovò molti rottami d’uomo caduti nel fango. Non li calpestò con sprezzo. Ma anzi con amore li raccolse e accolse, e li mutò in eletti del Cielo. Ricordatevelo sempre. E fate come Egli fece». (EMV 649.8)
Gli emarginati accolti da Gesù
- Aglae (la velata), mima e ballerina di Siracusa caduta in una vita dissoluta, si converte dopo l’incontro con Gesù.
- La donna adultera, anonima, viene colta in flagrante adulterio e condannata alla lapidazione[3], ma è salvata da Gesù[4].
- Fotinai, la samaritana concubina, convertita da Gesù presso il pozzo di Giacobbe.
- Giovanni di Endor (già Felice), un tempo maestro a Cintium, poi assassino e galeotto. Evade e si rifugia a Endor dove Gesù lo converte e diventa discepolo.
- La Bella di Corazim, donna adultera, omicida e meretrice, diventata lebbrosa e poi guarita nell'anima e nel corpo da Gesù.
- Galazia di Tarichea, cortigiana e infanticida, guarita nell'anima e nel corpo da Gesù a Tarichea.
- Maria Maddalena, sorella di Lazzaro e Marta di Betania, diventata donna adultera e viziosa. Gesù la converte e diventa discepola.
- Matteo apostolo, detto Levi, pubblicano (esattore delle tasse) di Cafarnao, gaudente e imbroglione.
- La prostituta corrotta, inviata dal sinedrista Elchia per tentare Gesù e da Lui ricondotta alla giustizia[5].
- Simone Zelote, apostolo, perseguitato politico, perché a suo tempo legato agli Zeloti, si era salvato in quanto lebbroso.
- Zaccheo, il pubblicano (esattore delle tasse) di Gerico gaudente e usuraio, dopo la sua conversione forma la prima comunità di “reprobi”, insieme a personaggi come Levi, il vecchio pubblicano pentito, Valente, l’anziano lenone romano, e Demete, vecchio usuraio greco, oltre a un giovane ladro. Questa comunità arriverà a contare fino a quindici persone[6].
Gli schiavi accolti da Gesù
- Albula Domitilla, liberta romana, amica e confidente di Claudia Procula.
- Aurea Galla, schiava fanciulla liberata da Clauda Procula, prima di essere profanata da Ennio Cassio durante un orgia. Viene consegnata a Gesù che la ribattezza con il nome di Cristiana.
- Callisto, lo schiavo muto di Claudia Procula, nero, originario della Numidia, gli è stata tagliata la lingua per farne un fidato messaggero. Gesù lo risana e lo rende libero.
- Egla, la schiava israelita riscattata da Claudia Procula. La fanciulla, figlia di schiavi, viene acquistata da Claudia e affidata a Plautina come serva. Viene liberata e donata a Gesù.
- Sintica, la schiava greca, raminga e fuggiasca, viene accolta da Gesù e diventa discepola e poi co-fondatrice della comunità cristiana di Antiochia.